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LA PELLE Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 19 novembre 1981
 
di Liliana Cavani, con Marcello Mastroianni, Burt Lancaster, Claudia Cardinale (Italia, 1981)
 
Dopo averne parlato bene, spesso a sproposito, quando faceva i suoi primi film, è ora di moda sparlare della Cavani. E sottolineare i suoi eccessi formali e ideologici, la sua ambizione che la porta ad avvicinare personaggi e situazioni gonfiati a dismisura.

Ora La pelle è lungi dall'essere uno dei suoi peggiori film, anche se soffre della tipica megalomania di certe imprese a comproduzione internazionale. Liliana Cavani è una che è cresciuta nel segno del cinema di Pabst o di Murnau. Una, cioè, che si è nutrita di cultura mitteleuropea, di espressionismo. E che considera la lezione di Rossellini e del neorealismo utile, ma datata.

É quindi inutile andare a cercare quelle cose in questa sua Napoli nell'Italia di Malaparte dove vincitori e vinti s'incontrano sull'ultima bandiera rimasta, la pelle appunto. Il suo vuol essere un cinema iperrealista, nel quale gli elementi espressivi, i suoni i colori o le immagini tendono ad una esasperazione, e non ad una riproduzione della realtà. Alcune parti dei film sono dominate a stento, per questo cammino che non è sicuramente dei più facili. Ci sono personaggi assurdi, situazioni false, anche per un cinema che insegue una logica del tutto particolare. Ma alla Cavani (invece di rimproverare per l'ennesima volta certi sbudellamenti che fanno parte di un discorso - riuscito o meno - ben preciso, in una certa direzione stilistica) riconosciamo una sua originalità, perlomeno in campo italiano.

Così, non poche cose del film sono degne di interesse: una sua visione intelligente e sensibile di una Napoli fatta di antica cultura e di scontri etnici lontana dai panni stesi sui vicoli. Una meditazione attenta, non tanto sulla guerra, quanto su una situazione di sottomissione da vittima e carnefice alla Portiere dl notte, sul condizionamento eterno alle leggi della sopraffazione e della violenza.


   Il film in Internet (Google)

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